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Ceci (Cicer arietinum)

Descrizione

Il cece (Cicer arietinum) è una pianta erbacea annuale coltivata sui Monti Sibillini, i cui semi sono chiamati Ceci, legumi ampiamente usati nell’alimentazione grazie all’ottima fonte proteica.

La pianta presenta una radice ramificata profonda, che può raggiungere anche 1,20 mt, qualità che le permette di resistere bene anche a periodi di siccità. Gli steli sono ramificati,eretti con altezza variabile tra i 40 e gli 80 cm mentre le foglie sono opposte e composte con 6-7 paia di foglioline ellittiche e denticolate; i fiori possono essere bianchi, rosei o rossi; i semi, rotondeggianti, lisci o rugosi, sono commestibili.

Il cece è la terza pianta leguminosa per produzione mondiale, dopo la soia e il fagiolo ma purtroppo in Italia non è molto diffusa a causa della scarsa richiesta. Predilige terreni semiaridi, venendo seminata a primavera poiché non ha troppa resistenza al freddo mentre la raccolta avviene durante il periodo estivo.

La semina del cece normalmente viene effettuata con seminatrici di precisione disponendo il seme ad una distanza tra le file di 35–40 cm ad una profondità di semina di 5–7 cm e con una densità di 20-30 piante al metroquadro. La raccolta può essere effettuata estirpando la pianta, lasciandola seccare nel campo e poi sgranata a mano. Questo metodo veniva utilizzato nell’antichità (quasi scomparso) poiché oggi queste operazioni si effettuano tramite mietitrebbiatrici meccaniche.

La pianta del cece non ama i terreni troppo fertili, nemmeno quelli argillosi poiché soffocano le radici ed anche quelli con ristagni d’acqua poiché possono portare a marciumi.

Sui Monti Sibillini i Ceci si coltivano a Castelluccio di Norcia, Montemonaco, Norcia, Pievebovigliana e Preci.

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