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Tasso (Meles meles)

Descrizione

Il Tasso (Meles meles) è un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia Mustelidae che vive sui Monti Sibillini.

E’ un tipico abitante delle aree boschive con ricco sottobosco, come i querceti e i boschi misti a latifoglie: si adatta tranquillamente alle zone cespugliose, ai pascoli e lo si trova anche nelle aree montuose fino a 2000 mt di quota a condizione di avere un minimo di copertura di vegetazione che assicuri adeguato riparo. Può colonizzare anche aree rocciose a patto che siano presenti cavità naturali dove ripararsi.

Il Tasso, con il suo metro di lunghezza ed un peso variabile da 15 a 25 kg a seconda della stagione, rappresenta una delle specie di mustelidi di maggiori dimensioni. L’aspetto è quasi ursino, con corpo robusto e zampe corte e forti con grossi unghioni adatti a scavare: la caratteristica mascherina nera sulla faccia bianca rende il tasso inconfondibile.

Il tasso predilige vivere in gruppi di 5-6 individui ma possono essere anche superiori a seconda dell’estensione del territorio occupato e delle disponibilità di cibo. Normalmente questo animale si mostra pacifico nei confronti di altri membri estranei ad eccezione del periodo degli amori. Il tasso in questa circostanza difende la sua territorialità innescando dei combattimenti contro gli altri maschi con morsi e graffi che possono causare anche ferite gravi o addirittura la morte di uno dei contendenti. Nei confronti dell’uomo si mostra diffidente e tendenzialmente si allontana pacificamente ma se tuttavia, se viene infastidito, si rivela un avversario temibile e tenace.

Il tasso è un animale notturno che passa la giornata a dormire all’interno di una delle numerose tane che scava nel proprio territorio. Predilige il suolo boschivo, partendo da cavità naturali nel terreno o nelle rocce, lungo argini naturali ed artificiali o alla base di un albero che viene utilizzato per affilarsi le unghie. L’ingresso della tana è composto da una galleria lunga non meno di 5-10 mt che sfocia ad una camera abitativa ubicata solitamente a 1-2 mt di profondità. Da qui partono altre gallerie che possono portare ad altre camere oppure verso l’esterno e vengono utilizzate come prese d’aria oppure in caso di pericolo. Le tane dei tassi spesso vengono condivise con altri animali come per esempio il coniglio selvatico oppure la volpe.

Durante l’inverno, l’animale non è solito andare in letargo, pur rallentando considerevolmente la propria attività e rimanendo anche per giorni o settimane all’interno della tana in caso di clima particolarmente rigido. Nelle aree più fredde, l’animale cade in un letargo vero e proprio, otturando le entrate delle tane con terriccio e foglie secche e cessando di uscire dalla tana con le prime nevicate, rimanendo in questo stato per un periodo che può estendersi anche da novembre ad aprile. In previsione di ciò, durante l’estate e l’inizio dell’autunno i tassi tendono ad accumulare abbondante grasso corporeo, oltre che a raccogliere abbondante materiale isolante per foderare le tane.

Generalmente la dieta del tasso, specialmente in primavera, si compone almeno per la metà di lombrichi, mentre durante l’autunno in essa predominano le ghiande: seguono cereali, frutta, tuberi e carne proveniente in massima parte da animali morti. Quando disponibili, l’animale consuma grano, mais, avena e orzo, oltre che frutta di vario tipo caduta dal ramo perché matura o a causa di venti o piogge, frutti di bosco, radici, ghiande di querce e funghi: specialmente durante l’inverno e i periodi siccitosi, inoltre, per ricavare acqua il tasso si nutre anche di erbe e trifoglio.

Il tasso mangia inoltre anche vari tipi d’insetti (principalmente coleotteri, tipule, vespe, api e bombi, dei quali distrugge e mangia anche i nidi, senza curarsi delle punture, alle quali è indifferente grazie alla protezione fornita dal folto pelo e alla pelle spessa e altri invertebrati come chiocciole, piccoli mammiferi come i topi e le talpe, rettili come le lucertole, serpenti compresa la vipera, anfibi e uccelli con le loro uova. Animali di maggiori dimensioni vengono solitamente consumati solo una volta morti per altre cause sotto forma di cadavere, sebbene il tasso sia perfettamente in grado di uccidere prede di dimensioni paragonabili alle proprie o addirittura superiori, come un coniglio o un agnello.

Fra gli animali potenzialmente pericolosi per il tasso si annoverano il lupo e i cani randagi. Raramente però questi animali scelgono di rivolgersi verso una preda così impegnativa qualora dispongano di altre fonti di cibo.

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