Descrizione
Percorrendo via Marconi ad Amandola, raggiungerete la Chiesa di San Bernardino con l’annesso Convento dei Cappuccini. Nel territorio l’Ordine dei Frati Cappuccini era presente fin dal 1540 quando una delibera del Comune sanciva che bisognava accogliergli onorevolmente offrendo loro ospitalità.
Il Comune infatti nel 1623 concesse ai frati di stabilirsi in una piccola chiesetta che qui prima si trovava e preesistente sin dal 1460 e nel 1625 si cominciarono i lavori di ampliamento del piccolo edificio. Con l’avvento nel 1810 del governo napoleonico, si procedette alla chiusura del convento che venne riaperto ai fedeli cinque anni dopo ed ingrandito con lavori di ampliamento negli anni 1841, 1848 e 1851 portando il complesso ad assumere l’aspetto che ancora oggi è possibili ammirare. In questo lasso di tempo le opere, i quadri e le tele in esso contenute e di cui era ricco andarono purtroppo disperse.
Nel 1866 venne definitivamente chiuso e venduto al Comune che lo cedette alla Congregazione della Carità per erigervi un ospedale civico. Nel 1889 venne venduto alla famiglia Serafini che l’anno successivo vi fece far tornare i frati. Un’ampia scalinata realizzata nel 1995 in gradoni lignei e traversine in disuso delle ferrovie, conduce all’ampio portico a quattro campate che accompagna il visitatore all’ingresso della Chiesa.
L’interno si presenta molto sobrio ed a unica navata con abside sullo sfondo piatta.